Perché serve?

Nei precedenti articoli abbiamo delineato le caratteristiche funzionali dello Scoring Andamentale nell’ambito del processo di Credit Monitoring e come questo possa essere utilizzato per monitorarne dinamicamente il livello di rischiosità dei propri clienti, al fine di cogliere tempestivamente situazioni di potenziale rischio delle posizioni già affidate e di conseguenza minimizzare le perdite sui crediti.

Come funziona?

L’analisi integrata dei dati dai diversi sistemi sorgenti sarà possibile grazie ad un database del credito dedicato integrato con opportuni strumenti di elaborazione e visualizzazione dei dati.

Ipotizziamo infatti di voler creare un indicatore sintetico calcolato automaticamente su tutta la clientela con la quale si intrattengono dei rapporti commerciali. Questo indicatore sintetico, che potrebbe assumere per esempio dei valori compresi tra 0 e 3, sarà a sua volta basato su dei KPI che saranno intercettati a fronte del superamento di specifici Valori Soglia. Questi Valori Soglia possono essere molteplici e determinano a loro volta la “gravità” del KPI. 

Proviamo a chiarire il concetto con un semplice esempio: pensiamo ad un KPI che analizza il ritardo di pagamento del cliente, basato sui dati provenienti dall’ERP aziendale. Gli aspetti da monitorare per questa tipologia di KPI sono fondamentalmente 2: 

  • L’importo dello scaduto
  • I giorni di ritardo nel pagamento (ageing)

Le variabili, sicuramente meritevoli di attenzione prese singolarmente, acquistano una particolare significatività nell’analisi congiunta. Ragionando in un’ottica di diversi livelli di gravità potremo impostare infatti la seguente analisi:

Importo dello scaduto

Giorno di ritardo

Gravità

Basso

Basso

Nessuna

Alto

Basso

Bassa

Alto

Alto

Alto

Alto

Basso

Bassa

Alto

Alto

Alto

Provando a tradurre in una formula matematica questo modello potremo definire dei valori soglia sia per l’importo che per i giorni di ritardo, che determinano l’eventuale accensione del KPI e, in caso, il relativo livello di gravità. Il livello di gravità potrà essere a sua volta indicato con un numero, ad esempio da 0 a 3.

Questa impostazione di base potrà essere estesa a diverse categorie di KPI, ognuno dei quali concorrerà alla determinazione dello scoring andamentale, che sarà infatti determinato dai singoli risultati.

L’esperienza nei processi di gestione del credito ci porta a distinguere 5 diverse categorie di KPI:

  • KPI Rating / bilanci / dati esterni/ pregiudizievoli
  • Nonpayment KPI (Scaduti / Insoluti)
  • KPI sul controllo esposizione e limite di fido Esposizione / fido
  • Corporate Group KPI
  • KPI su Segnalazioni

Per chi è utile? Quali mal di pancia risolve?

Il calcolo dello scoring andamentale supporterà il Credit Manager nell’intercettare anomalie sul proprio portafoglio clienti e successivamente, grazie ai diversi KPI, sarà possibile analizzare nel dettaglio le diverse cause che hanno determinato la problematica.

In questo articolo abbiamo delineato l’impostazione di base dello scoring andamentale con il supporto di un primo semplice esempio. Seguici nei prossimi articoli per scoprire maggiori dettagli sulle diverse categorie di KPI e le relative analisi da poter effettuare.

 

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