Perché serve?

Il processo cardine di un sistema di Credit Management è la valutazione della propria controparte, per determinarne l’affidabilità e quindi il livello di rischio. Come abbiamo avuto modo di approfondire nel precedente articolo lo scoring andamentale è una delle tecniche di analisi che è possibile implementare per valutare i propri clienti, e in particolare per monitorarne dinamicamente la propria esposizione, al fine di cogliere tempestivamente situazioni di potenziale rischio delle posizioni già affidate e di conseguenza minimizzare le perdite sui crediti.

È tuttavia opportuno effettuare alcuni approfondimenti e considerazioni sulla natura dell’analisi andamentale, analizzando gli aspetti che maggiormente la caratterizzano:

  • Caratteristica fondamentale è il timing di calcolo, che non potrà essere ad evento ma continuo, in grado di intercettare e segnalare real time ogni segnale di potenziale rischio, sia che esso arrivi dall’interno dell’azienda che dall’esterno. Ad esempio, una segnalazione pervenuta dal reparto commerciale dovrà essere presa subito in considerazione per poter mettere in atto tempestivamente le opportune azioni di mitigazione del rischio
  • L’ampiezza dell’analisi porta inevitabilmente a dover integrare una moltitudine di fonti dati, eterogenee fra loro, con una diversa frequenza di aggiornamento e un diverso livello di aggregazione. Si pensi ad esempio ad una segnalazione ricevuta da un info provider esterno che sarà disponibile in una certa data per un determinato cliente. Lo stesso cliente tuttavia, dopo alcuni giorni, potrebbe rilevare un importo scaduto in alcune delle aree di business. L’analisi del singolo dato risulterebbe sicuramente meritevole di attenzione ma potrebbe tuttavia non rilevare la reale gravità della situazione, che al contrario risulterebbe evidente analizzando in maniera congiunta le diverse informazioni
  • Richiamando infine lo scopo dell’analisi andamentale, ovvero cogliere tempestivamente situazioni di potenziale rischio dei clienti, ci poniamo più in un’ottica di controllo e verifica complessiva e non orientata al singolo processo.

 

Come funziona?

Mettendo a sistema tutti questi elementi risulta evidente come per questa tipologia di analisi un sistema di Business Intelligence e Data Warehousing sia preferibile rispetto a sistema transazionale. Nello specifico quali componenti informatiche dovrebbero comporre l’architettura applicativa?

  • Base dati

Necessaria per raccogliere e storicizzare i Credit Data dai diversi sistemi sorgenti, sia interni che esterni all’azienda. Soffermandoci sull’aspetto della storicizzazione risulta evidente che molte delle sorgenti dati, ad esempio i sistemi transazionali, non ragionino in un’ottica di mantenimento delle informazioni storiche, che risultano invece fondamentale per questo tipo di analisi 

  • Data Warehouse

Fondamentale per armonizzare e quindi rendere confrontabili i dati provenienti da diversi fonti, sia a livello temporale che di livello di aggregazione

  • BI & Dashboarding

Per effettuare e rendere disponibile il risultato del calcolo dello scoring andamentale, attraverso analisi visuali e reporting a supporto degli utenti

 

Per chi è utile? Quali mal di pancia risolve?

Dotandosi di questi strumenti di analisi sarà possibile cogliere tempestivamente situazioni di potenziale rischio delle posizioni già affidate e di conseguenza minimizzare le perdite sui crediti, con un’immediata ricaduta positiva sulle performance economico/finanziarie della propria azienda.

Seguici nei prossimi articoli per scoprire quali sono le diverse aree da monitorare, ognuna con specifici KPI.

SCOPRI DI PIÙ SUL CREDIT MONITORING